GECO – Green Energy Community
Abstract
Il progetto GECO – Green Energy Community costituisce un esempio di Comunità Energetica Rinnovabile realizzata in una città capoluogo (Bologna), coinvolgendo cittadini, attività commerciali, imprese e istituzioni locali. L’iniziativa, cofinanziata dal fondo europeo EIT Climate-KIC, è coordinata da AESS – Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile insieme ad ENEA e Università di Bologna e vede la collaborazione del CAAB – Centro Agro Alimentare di Bologna, dell’Agenzia Locale di Sviluppo Pilastro/Distretto Nord-Est e della Comunità di cittadini e imprese che hanno deciso di aderire alla comunità. L’obiettivo condiviso è quello di testare e sviluppare soluzioni innovative per rendere il sistema energetico locale più efficiente e resiliente, puntando sulla figura dei prosumers, cittadini che, svincolandosi dal ruolo di consumatori passivi, svolgono un ruolo attivo nel processo di creazione, produzione, distribuzione e consumo dell’energia.
Le aree interessate sono il Pilastro e la zona industriale Roveri, localizzate nella zona nordest della città. Il Pilastro, nato come quartiere “satellite” per lo sviluppo di residenza pubblica in una fase di forti flussi di immigrazione dal Sud Italia, conta circa 7.500 abitanti, di cui 1.400 in alloggi sociali. Nell’area si trovano anche complessi commerciali (il Centro Commerciale Pilastro, il Centro Commerciale Meraville, CAAB e FICO/Eataly) e centri di produzione industriale ed artigianale, prevalentemente concentrati nella Zona Roveri.
GECO parte dal presupposto che una transizione energetica richieda cambiamenti culturali, materiali ed immateriali, basati tanto sul risparmio energetico e l’efficienza dei consumi, quanto su modifiche agli stili di vita. Per questo nel corso dei primi due anni del progetto (avviato nel settembre del 2019) sono stati condotti numerosi incontri con la comunità del Pilastro, nonostante i rallentamenti al programma di coinvolgimento sul territorio legati alle limitazioni agli incontri in presenza per l’emergenza sanitaria del Covid-19. Gli incontri hanno coinvolto prima di tutto i bambini delle scuole, come la Ada Negri, in cui le “storie di GECO” sono state lette nell’orto, esemplare metafora di cura, di visione di futuro. Il progetto ha portato le sue storie anche nel centro di accoglienza San Sisto, una delle strutture nate per andare incontro all’emergenza abitativa di molte famiglie che si trovano in situazione di difficoltà.
I temi più strettamente legati alla transizione energetica sono stati affrontati nel corso degli Energy Days di dicembre 2021: incontri laboratori e focus group volti a sensibilizzare le imprese e i cittadini.
Durante le due giornate, le imprese e i cittadini interessati alla comunità energetica hanno potuto conoscere e prenotarsi per i servizi offerti dal progetto GECO: una valutazione preliminare dei vantaggi legati all’adesione alla comunità energetica, per avere una prima stima di costi di investimento, produzioni attese, ricavi e tempi di ritorno e una campagna di monitoraggio dei consumi nelle abitazioni del Pilastro.
All’interno del progetto GECO, infine, ENEA e l’Università di Bologna stanno sviluppando diverse innovazioni tecnologiche e sociali, tra cui una piattaforma per la gestione della comunità energetica con l’analisi dei flussi energetici e l’applicazione della tecnologia blockchain per registrare l’autoconsumo e implementare gli smart contract in grado di garantire la divisione dei ricavi in modo automatico tra i membri. A ciò si aggiunge una app per consentire ai membri della comunità di monitorare i propri consumi e la produzione, nonché promuovere l’implementazione di comportamenti virtuosi.
Dimensioni amministrazione
Da 100.000 a 1.000.000 abitantiLocalizzazione intervento
Area urbanaAmbito
ComuneReferente progetto
Felipe BarrocoSettori di intervento
- Energia