Le buone pratiche nelle aree urbane

L’ISPRA con il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA),  in condivisione con  ANCI e con la collaborazione di ISTAT e di qualificati soggetti scientifici e tecnici pubblica dal 2004 il Rapporto annuale sulla “Qualità dell’ambiente urbano” con l’obiettivo di fornire uno strumento utile per le attività di pianificazione e gestione del territorio, basate su politiche ambientali sostenibili, attraverso uno studio armonizzato e condiviso della situazione ambientale delle nostre principali realtà urbane.
In particolare, la condivisione degli indicatori utilizzati e dell’informazione che li popola,  soprattutto  quella fornita di prima mano dal Sistema Nazionale di Protezione dell'Ambiente, tende a rendere solido, condiviso e trasparente, e quindi autorevole, il percorso che va dal monitoraggio e controllo del territorio su scala locale all’analisi e reporting su scala nazionale. Per questo il Rapporto sulla “Qualità dell’ambiente urbano” è un importante riferimento per il raggiungimento degli obiettivi ambientali europei e nazionali e più in generale per il miglioramento dell’ambiente urbano e conseguentemente della qualità della vita dei cittadini.
Le pubblicazioni sono scaricabili dal sito https://areeurbane.isprambiente.it/

A partire dal 2007 il Rapporto è accompagnato da un Focus che approfondisce tematiche ambientali di particolare rilievo. 

La banca dati GELSO fornisce ogni anno un contributo dedicato alle esperienze di sostenibilità locale realizzate nelle principali città italiane, al fine di rilevare le attività prioritarie delle Amministrazioni e dare informazioni sui loro progetti considerabili “buone pratiche”.


Nel 2022 è stato pubblicato il report Città in transizione: i capoluoghi italiani verso la sostenibilità ambientale, per descrivere la sostenibilità urbana delle venti città italiane capoluogo di regione o di provincia autonoma. La valutazione integrata dell’ambiente urbano è stata condotta, per ciascuna città, attraverso indicatori quantitativi e qualitativi legati a tre chiavi di lettura: vivibilità, circolarità e resilienza ai cambiamenti climatici. Le buone pratiche individuate per ogni comune sono state presentate all’interno del documento in forma di minibox e sono state inserite con schede dettagliate all’interno della banca dati GELSO.

Le informazioni rilevate per l'ultimo Rapporto annuale sulla Qualità dell'ambiente urbano hanno permesso di costruire i seguenti indicatori, che riportano le buone pratiche messe in atto nell'ultimo quinquennio dai principali 124 Comuni italiani, selezionate sulla base dei criteri di ammissibilità e di qualificazione adottati dalla banca dati GELSO, per i seguenti settori di intervento:

Strategie partecipate e integrate
scheda indicatore

mappa strategie.png

Energia
scheda indicatore

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Mobilità
scheda indicatore

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Rifiuti
scheda indicatore

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Territorio e paesaggio
scheda indicatore

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E_SDG_logo_with_UN_Emblem_horizontal_rgb-e1531342065592.png L’analisi delle buone pratiche è stata condotta alla luce degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che rappresenta il contesto di riferimento a cui raccordare le iniziative condotte a tutti i livelli per l’attuazione di uno sviluppo sostenibile. Il trasferimento di questi obiettivi dal livello internazionale al livello nazionale e poi urbano è resa possibile anche grazie agli strumenti di cui si è dotato il nostro Paese per la sua attuazione, in primo luogo la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile 2017-2030, che è stata presa come ulteriore riferimento per l’analisi delle buone pratiche.


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