Sviluppo sostenibile e Agenda 2030

Lo sviluppo sostenibile rappresenta una delle sfide epocali che attendono la società moderna, obiettivo prioritario che deve chiamare idealmente a raccolta tutti i cittadini, indipendentamente dal loro livello sociale e culturale, per perseguire uno sviluppo in grado di rispondere "...alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie" ("Our common future" - 1987, noto anche come "Rapporto Brundtland", dal nome della presidente della World Commission on Environment and Development).

Il concetto di sostenibilità può essere inquadrato attraverso tre categorie principali: ambiente, economia, società.

Queste individuano tre obiettivi fondamentali:

  • arrestare il degrado ambientale,
  • combattere la povertà,
  • migliorare la qualità della vita e l'equità tra le attuali e le future generazioni.

Il documento conclusivo della Conferenza ONU su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992, l'"Agenda 21", introdusse (nel capitolo 28 dedicato alle autorità locali) l'esplicito riferimento alla dimensione locale come forza propulsiva in direzione degli obiettivi di sostenibilità: "dal momento che molti dei problemi e delle strategie delineate in Agenda 21 hanno origine dalle attività locali, la partecipazione e la cooperazione delle autorità locali sarà un fattore determinante nel perseguimento degli obiettivi".

E' in sostanza dalla realtà locale che si deve partire, per riaffermare il valore della persona, del necessario equilibrio fra l'uomo, le altre specie e l'ambiente nella sua complessità. Dalla dimensione locale si può muovere verso il superamento degli squilibri fra fasce sociali, regioni, popolazioni, verso l'affermazione di modelli di utilizzo razionale delle risorse e di sostenibilità dei consumi, verso modelli di produttività sensibili ai processi industriali, merci e servizi eco-progettati.

I governi locali sono oggi chiamati a perseguire gli obiettivi di sostenibilità derivanti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU e dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).
La risoluzione adottata dall’Assemblea Generale il 25 settembre 2015 dell’ONU afferma: “riconosciamo che lo sviluppo e la gestione urbani sostenibili sono cruciali per la qualità della vita dei nostri concittadini. Lavoreremo con le autorità e le comunità locali per rinnovare e pianificare i nostri insediamenti umani e urbani, in modo da promuovere la coesione tra le comunità, la sicurezza personale e per stimolare l’innovazione e l’occupazione. Ridurremo gli impatti negativi delle attività urbane e delle sostanze chimiche che sono nocive per la salute umana e l’ambiente, includendo una corretta gestione a livello ambientale, l’utilizzo sicuro di sostanze chimiche, la riduzione e il riciclo dei rifiuti e l’uso più efficiente di acqua ed energia. Lavoreremo per minimizzare l’impatto delle città sul sistema climatico globale”.

Le autorità locali e regionali hanno quindi un ruolo chiave e possono dare un contributo decisivo per l'attuazione degli accordi globali e di ogni politica, strategia, programma o azione sullo sviluppo sostenibile.



Alcuni documenti rilevanti: