Buone pratiche per l'economia circolare

L’economia circolare è "un’economia dove il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto nell’economia più a lungo possibile. Tutti gli outputs di un processo sono input per un altro. Perciò muoversi verso l’economia circolare comporta ridurre il consumo di materiali vergini e ridurre la generazione di rifiuti“ (Bellagio Declaration, 2020).

La sezione della banca dati GELSO riservata ai processi di economia circolare realizzati dalle imprese e dagli enti locali vuole dare un contributo informativo su progetti e iniziative intraprese dal settore pubblico e privato.
La buona organizzazione dei processi attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti (settore pubblico, privato e società) sono il fattore chiave di successo per creare una struttura economica circolare territoriale efficiente.
La volatilità dei prezzi delle materie prime, la complessità e l’incremento delle spese di gestione dei rifiuti da parte dei Comuni, delle Regioni e dello Stato rappresentano uno dei fattori che porta il settore il sistema produttivo territoriale a organizzare l’economia dei materiali/rifiuti in un’ottica di circolare.

Anche a livello internazionale molti studi dimostrano i benefici nell’attuare politiche circolari. La Ellen McArthur Foundation (centro di ricerca sull’economia circolare) afferma che, in Europa, l'economia circolare può creare nuovi posti di lavoro e incrementare del 3% la produttività annua delle risorse, può generare un beneficio economico da 1.800 miliardi di euro, può dare una spinta al Pil (il prodotto interno lordo, vale a dire la ricchezza) di circa 7 punti percentuali addizionali entro il 2030.
Inoltre l’Unione Europea ha stimato che l’uso efficiente delle risorse naturali può portare a 630 miliardi l’anno di risparmio per l’industria europea e un aumento di 580.000 posti di lavoro.
Anche le Nazioni unite ribadiscono come questo modello di sviluppo del genere umano possa essere proficuo portando al taglio degli sprechi di risorse e quindi come la costituzione di un nuovo paradigma industriale eco innovativo possa portare ad un incremento di competitività.

Le “buone pratiche” raccolte nella banca dati Gelso sono suddivise per area di intervento lungo il ciclo di vita del prodotto.

Le fasi così determinate sono:

  1.  Materia prima (modificata e pensata per poter rientrare nel ciclo economico a fine vita del prodotto)
  2.  Produzione (Ecodesign, innovazione di processo, simbiosi e produzione in moduli)
  3.  Consumo
  4.  Gestione dei rifiuti: da scarto/rifiuto a materia seconda