Therapeutic Garden: il giardino terapeutico del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
Abstract
Il progetto Therapeutic Garden realizzato dal Centro di ricerca ReLAB – Studies for urban Re-Evolution con il Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS ha coinvolto esperti di diverse discipline con l’obiettivo di definire un innovativo modello progettuale degli spazi terapeutici basato sull’applicazione dei principi del design biofilico, ovvero di un design ispirato all’istintiva inclinazione umana a entrare in relazione con i sistemi, i processi e le forme della natura, utilizzando principi evidence-based. Il progetto si è concentrato sulla creazione di uno spazio verde, integrando la progettazione delgiardino terapeutico pensile con gli interventi di design degli spazi indoor.
L’obiettivo principale è stato quello di favorire il recupero psico-fisico delle pazienti oncologiche che seguono i percorsi clinico-assistenziali del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino del Policlinico. Per raggiungere questo obiettivo, il giardino terapeutico è stato concepito e progettato come un luogo capace di veicolare stimoli sensoriali e cognitivi volti a riconnettere positivamente le pazienti con lo spazio che le circonda aumentando il loro senso di controllo ambientale e di benessere fisico, mentale ed emotivo, fino a favorire la riduzione del dolore, ad aumentare le potenzialità di recupero e ad accorciare i tempi di guarigione.
Particolare attenzione è stata dedicata al design multisensoriale e immersivo nature-oriented del giardino. La presenza di un sistema di segnaletica ha reso lo spazio più familiare e inclusivo, facilitando l’esperienza del giardino e consentendo alle pazienti di creare il proprio percorso sensoriale. Inoltre, le ampie vetrate del reparto consentono un contatto visivo diretto con la natura presente nel giardino, anche durante l’inverno.
All’interno del giardino terapeutico è stata creata un’area dedicata alla chemioterapia, caratterizzata da un ambiente riparato e protetto per garantire il massimo comfort e sicurezza. Le pazienti hanno a disposizione comode sedute al riparo dal sole che consentono, durante la terapia, di sperimentare un contatto diretto con la natura massimizzandone gli effetti benefici, “distratte” da stimoli sensoriali come il rumore dell’acqua, i suoni della natura, le variazioni di luce e di temperatura dell’aria, la presenza di piccoli animali come le farfalle. In questa area non sono presenti piante aromatiche per rendere lo spazio neutro dal punto di vista olfattivo.
Nelle altre aree del giardino sono presenti agrumi e piante aromatiche officinali appositamente scelte per mitigare gli effetti collaterali delle terapie. Inoltre, sono presenti due diverse aree di quiete e meditazione, con una differente esposizione alla luce del sole.
Le esperienze sensoriali sono favorite dal contatto diretto con le forme e le consistenze materiche della natura e si arricchiscono con il percorso sensoriale (sensory path) da fare a piedi nudi che alterna sassi di fiume, legno ed erba. La sensazione dei sassi scaldati dal sole, il fresco dell’erba, gli oli essenziali del legno consentono di mitigare lo stress e di ritrovare l’equilibrio e l’armonia con gli elementi della terra. All’interno del giardino è possibile godere anche del suono vitale dell’acqua: una fontana e un piccolo giardino acquatico con papiri e ninfee consentono di sperimentare l’esperienza uditiva e tattile dell’acqua che scorre.
I suoni della natura che vengono diffusi sono composti utilizzando frequenze appositamente studiate per rigenerare l’equilibrio psicofisico e potenziare le energie, secondo il ReLab Sound Code.
Inoltre, anche gli spazi interni del reparto che affaccia sul giardino terapeutico si ispirano alle forme e ai materiali della natura per creare continuità nell’esperienza sensoriale delle pazienti affinché sia massimizzato il possibile beneficio dell’approccio biofilico adottato. Ciò che rende questo progetto particolarmente significativo è il fatto che rappresenta il primo Giardino Terapeutico progettato in Italia basandosi su una sistematizzazione dei risultati provenienti da oltre 30 anni di ricerche scientifiche condotte a livello internazionale sulla relazione tra gli individui e l’ambiente che li circonda e, in particolare, sul rapporto tra natura e benessere psico-fisico. Si tratta, dunque, di un progetto che mira a recuperare, secondo un approccio basato sull’evidenza scientifica, la consapevolezza del valore terapeutico della natura, aspetto che è progressivamente venuto meno nella progettazione ospedaliera dalla seconda metà del XX secolo.
Commento
La realizzazione del giardino terapeutico si inserisce nell’ambito del progetto “Exploring the therapeutic benefits of biophilic design in hospital settings”, svolto dal Centro studi ReLab – Studies for Urban Re-Evolution con il Dipartimento Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Progettazione: Prof.ssa Simona Totaforti (ReLab) e Arch. Romano Berluti (Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS).
Ambito
ComuneStrumenti di finanziamento
Fondi propriReferente progetto
Prof.ssa Simona TotafortiSettori di intervento
- Strategie partecipate e integrate
- Territorio e Paesaggio
- Edilizia e Urbanistica
Data inizio lavori
2017-09-01Tempo di realizzazione
9Finanziatore
Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS; Associazione “Oppo e le sue stanze”Note ai finanziamenti
La realizzazione del reparto e del giardino terapeutico hanno beneficiato anche del finanziamento dell’Associazione “Oppo e le sue stanze”.