MONITORAGGIO - L’economia circolare della “AGRICOLA LENTI – RETE AGRICOLA CAURO”
Grazie agli investimenti effettuati e ad una puntuale attenzione nella gestione della progettualità siamo riusciti a raggiungere importanti risultati in termini ambientali.
Nei 10 anni di attività sono state convogliate nell'impianto Biogas ben 624.000 tonnellate di SOTTOPRODOTTI provenienti dalla rete fra sansa di olive, acque di vegetazione del frantoio, letame e liquami dell’allevamento zootecnico, scarti della produzione agrumaria, siero del latte riveniente dai processi di trasformazione casearia, vinacce e fecce rivenienti dai processi di vinificazione nella cantina cooperativa.
Il processo di digestione anaerobica ha permesso di sostituire i prodotti chimici di sintesi con il sottoprodotto risultante dall’impianto BIOGAS, pertanto, anche in forza dell'utilizzo dei predetti concimi organici ed ammendanti autoprodotti oltre alla attenta osservanza delle prescrizioni dettate dai processi di certificazione delle coltivazioni secondo lo standard nazionale SQNPI, si è riusciti ad evitare l’utilizzo di fertilizzanti chimici.
L'utilizzo delle fonti rinnovabili unitamente alle tecniche colturali innovative e sostenibili ci hanno, quindi, permesso di evitare l'utilizzo di 9.000 quintali di gasolio agricolo e GPL.
Nel corso dei 10 anni di attività sono state, inoltre, convogliate negli impianti di fitodepurazione la totalità delle acque nere aziendali nonché parte di quelle di scolo superficiali per un totale di 300.000 metri cubi di acqua depurata e riutilizzata per la irrigazione di precisione del MAIS e delle colture arboree più in generale.
L'impianto di digestione anaerobica, oltre a produrre bio-metano, ha permesso di intervenire a sostegno dei processi di riscaldamento e raffrescamento (TRIGENERAZIONE).
Gli immobili aziendali, riservati al personale (Uffici e foresteria) ovvero con accesso al pubblico (Agriturismo), venivano inizialmente alimentati con sistemi di riscaldamento tradizionali. La realizzazione congiunta dell’impianto BIOGAS e degli impianti FOTOVOLTAICI hanno permesso di utilizzare l’acqua calda del cogeneratore BIOGAS ed il nocciolino per il riscaldamento dei locali, nel periodo invernale, nonché l’utilizzo dell’energia elettrica auto prodotta per l’alimentazione dei sistemi di raffrescamento nel periodo estivo.
La RETE dispone di una flotta di mezzi dedicati alle diverse attività (Trattori, movimentatori, pale gommate, etc. e automezzi stradali per trasporto merci e beni connessi all’attività agricola). In particolare, è stato avviato un programma di rinnovamento del parco mezzi con analoghi ma ad alimentazione elettrica procedendo quindi con la installazione di punti di ricarica (Colonnine) nei siti di utilizzo comune da parte delle aziende della RETE. Tale scelta, di tipo strategico, ha comportato un vantaggio immediato in termini di diminuzione dei costi per carburanti, mentre, in prospettiva porterà ad un abbattimento quasi totale degli stessi in quanto, in linea con la normativa vigente a livello nazionale, si utilizzerà esclusivamente l’energia prodotta autonomamente.
Il nostro progetto ha permesso il perseguimento di una interessante redditività finanziaria confermando la forte valenza imprenditoriale degli investimenti nel settore della GREEN ECONOMY. Nel corso del decennio trascorso, a fronte di un investimento complessivo per 5,5 milioni di euro, sono stati conseguiti ricavi lordi per 28 milioni circa. Dal punto di vista degli indici di bilancio consolidato di rete sono stati conseguiti rispettivamente un R.O.I. (Return of Investment) del 14% ed un R.O.E. (Return on Equity) del 15%. La costituzione delle RETE AGRICOLA CAURO ha permesso inoltre, per come già indicato, l'assunzione congiunta di un numero di lavoratori maggiore rispetto a quanto sarebbe stato possibile per ogni singola azienda (+ 30%). In forza della diversa stagionalità si è riusciti, inoltre, a garantire a ciascun lavoratore un maggior impegno in termini di giornate lavorative (+ 60 giornate annue per ciascun lavoratore).
Tale percorso ha permesso, altresì, di estendere le opportunità occupazionali ad altri membri delle nostre famiglie garantendo al contempo un alto indice occupazionale fra giovani e donne (57% del totale della forza lavoro complessiva).
Con l’avvio della FASE 3 del nostro progetto, afferente alle iniziative di agricoltura sociale, di didattica e di formazione/informazione per giovani imprenditori agricoli e Startup, si è riusciti a coinvolgere attivamente le comunità locali oltre a nuovi profili professionali rivenienti da Enti del terzo settore, associazioni di promozione sociale, ordini professionali, istituzioni scolastiche e pubbliche amministrazioni.
A. PARTNER IMPRENDITORIALI
Denominazione Tipologia azienda Soci Ruolo nella RETE AGRICOLA
AGRICOLA LENTI soc. coop.va Società agricola 9 CAPOFILA DELLA RETE
Azienda VALLE MONACI Società agricola 3 PRODUTTORE PRIMARIO
Azienda TORRE SACCO Società agricola 3 PRODUTTORE PRIMARIO
STATTI SRL Società commerciale 3 VENDITA DEI PRODOTTI TRASFORMATI
NEOAGRIBIO società cooperativa Società agricola 26 CONFERENTE UNICO SOTTOPRODOTTI
Azienda agricola DE LEO LUISA Azienda agricola individuale 1 PRODUTTORE PRIMARIO
Azienda agricola STATTI ALBERTO Azienda agricola individuale 1 PRODUTTORE PRIMARIO
Azienda agricola STATTI ANTONIO Azienda agricola individuale 1 PRODUTTORE PRIMARIO
TOTALE ATTIVITA’ AGRICOLE (Soci della rete): 55
B. PARTNER DEL TERZO SETTORE
• ANGSA - ASSOCIAZIONE NAZIONALE GENITORI PERSONE CON AUTISMO – SEZ. LAMEZIA TERME
• AIPD - ASSOCIAZIONE ITALIANA PERSONE DOWN ONLUS – SEZ. CATANZARO
• UNITALSI - UNIONE NAZIONALE ITALIANA TRASPORTO AMMALATI A LOURDES E SANTUARI INTERNAZIONALI
C. PARTNER SCIENTIFICI
• DIPARTIMENTO DI AGRARIA - UNIVERSITÀ MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA
• ISTITUTO LEONARDA VACCARI, ROMA (RM)
D. ENTI PUBBLICI
• CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA
• DIPARTIMENTO AGRICOLTUR REGIONE CALABRIA
Avvio dei progetti di agricoltura sociale, della didattica rivolta agli allievi delle scuole di ogni
ordine e grado e della conduzione di seminari informativi per giovani imprenditori agricoli e
startup innovative
Sensibilizzazione ai temi Green in favore dei giovani agricoltori:
https://www.facebook.com/IC.Agro/photos/627926544641080
Modello di Social responsibility “Progetto "Coltiviamo il Sociale":
https://www.youtube.com/watch?v=vPsRKsquQQY
Sono state individuate le specificità di ciascuna fase di progetto e, conseguentemente. Sono stati
coinvolti soggetti istituzionali (Università MEDITERRANEA di Reggio Calabria, amministrazioni
locali ed Amministrazione regionale, Enti del terzo settore UNITALSI, ANGSA, AIPD, Società di
consulenza).
Per la pianificazione progettuale delle attività (Project management) ci si è avvalsi della società di
consulenza ASCHENAZIA SRL – www.aschenazia.it
Nel decennio di operatività del progetto si è gradualmente costruita una rete di partner che hanno
collaborato su un maggior numero di attività rispetto a quelle inizialmente definite. La stessa rete
è stata ampliata sulla base delle nuove esperienze realizzate.
Particolare importanza nel passaggio dalla FASE 1 alle fasi successive ha rivestito la creazione
della rete stabile di imprese (Contratto di RETE CAURO).
La realizzazione del progetto ha visto talune evidenti criticità nella fase di avvio e conduzione
dell’impianto di digestione anaerobica BIOGAS (FASE 1). Ciò soprattutto nella rigidità registrata
da parte degli Enti pubblici atti ad autorizzare le opere.
Riteniamo che il nostro modello di RETE DI IMPRESE, innovativo ed a forte vocazione territoriale, possa essere tranquillamente mutuato in altri territori. Siamo fortemente convinti che sistemi collettivi quali il nostro siano portatori di valori di rete capaci di costruire solide connessioni economiche fra imprese, connessioni fiduciarie nelle comunità e relazioni sinergiche fra privati ed istituzioni pubbliche locali.
La RETE AGRICOLA CAURO, partendo dalla intuizione della capofila AGRICOLA LENTI, è riuscita a realizzare obiettivi e risultati concreti giammai raggiungibili dalle singole realtà imprenditoriali.
Coesione, identità, benessere, cura del territorio, rispetto della natura e creazione di solidi rapporti fiduciari sono quindi l’effetto indotto di un progetto tanto ambizioso quanto capace di realizzare qualcosa che vada oltre il nobile obiettivo della salvaguardia ambientale.
L’avvio dell’attività di due diligence per la certificazione della sostenibilità di filiera, del sistema di gestione dell'energia e di misurazione/contenimento della impronta carbonica di prodotto/servizio (Carbon Footprint) ha permesso, infine, di intraprendere una ulteriore iniziativa volta alla quantificazione oggettiva delle performance ambientali, energetiche e sociali della rete.
Abbiamo, quindi, fatto tutto ciò per garantire che il NOSTRO BENESSERE sia anzitutto foriero di altre iniziative analoghe all’insegna di una sana EMULAZIONE volta al perseguimento del BENE COMUNE.