Azioni per la protezione sistemica degli acquiferi: esecuzione e dimostrazione di un Protocollo per ridurre la vulnerabilità dell'acqua freatica all'inquinamento derivante dal sovrasfruttamento
Abstract
Mentre la domanda di acqua potabile sta aumentando, i livelli d'acqua di molti bacini di raccolta stanno diminuendo in maniera preoccupante. I tassi di sfruttamento dell'acqua freatica sono spesso superiori alle possibilità di ricarica e vi è un rischio crescente di inquinamento, esaurimento e di danni idrogeologici permanenti. Se i sistemi sono instabili, la dispersione di acqua e i tassi di guasti della rete aumentano sensibilmente, portando ad un'adduzione eccessiva di acqua. In tali casi, il ripristino è di poco aiuto se non viene migliorata in primo luogo l'efficienza dinamica della rete. Il pompaggio, il risanamento e la distribuzione parziale di acqua estratta in eccesso, insieme al lavoro di manutenzione e di riparazione, si aggiungono ai danni ambientali. Il progetto mira a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica di una procedura per impedire il sovrasfruttamento delle acque freatiche. Ciò può essere realizzato con un metodo integrato per l'ottimizzazione delle reti che unisce tecnologie quali i rivelatori di perdite, GIS e sistemi e simulatori di modellistica. L'estrazione dal sistema dimostrativo sarà ridotta del 10% e l'attuale declino nel livello d'acqua sarà invertito da -0.5 m/anno - +0.5 m/anno, in modo da recuperare il suo livello del 2000. Il progetto cercherà di ridurre la probabilità che le acque di bassa qualità e le sostanze inquinanti passino nella falda in conseguenza dei cambiamenti nei modelli di flusso dell'acqua freatica dai sistemi adiacenti. Il pompaggio sarà ridotto il più possibile senza compromettere la qualità dell'acqua anche in periodi in cui vi sono forti fluttuazioni stagionali della domanda.
Obiettivi
- Gestire il ciclo idrico in modo sostenibile
Dimensioni amministrazione
Da 100.000 a 1.000.000 abitantiLocalizzazione intervento
Area umidaAmbito
ProvinciaStrumenti di finanziamento
LIFEReferente progetto
Mario ChiarugiSettori di intervento
- Territorio e Paesaggio