MONITORAGGIO - Progetto Recupero

L’obiettivo principale di comunicare l’effettivo recupero dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai cittadini, con la conseguente sensibilizzazione al miglioramento della qualità dei rifiuti differenziati, provoca ricadute indirette e trasversali in campo ambientale anche se non misurabili. Gli obiettivi segnalati rappresentano le ricadute più prossime all’azione del progetto.

Non rilevabili direttamente. Potenziali ricadute indirette si possono individuare nel miglioramento di efficienza del sistema integrato di gestione dei rifiuti.

Nel 2005 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), rinnovato poi nel 2008 e nel 2010, coinvolgendo anche i Consorzi di filiera Cial (alluminio), CNA (acciaio), COMIECO (carta), COREVE (vetro), COREPLA (plastica) e RILEGNO (legno) al fine di attivare uno scambio di dati ed informazioni sulla raccolta e sul recupero degli imballaggi e di incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio sul territorio regionale e di facilitarne l’avvio al recupero.

Riduzione del consumo di risorse naturali e promozione dell’uso di risorse rinnovabili, Riduzione dei fattori di pressione sul suolo
Collaborazioni tra soggetti pubblici che esercitano competenze concorrenti o coordinate o di diversi livelli territoriali, Creazione di collaborazioni tra soggetti pubblici e soggetti privati

Nel corso del 2007, 2008 e 2009, per divulgare i risultati dello studio, è stata avviata una campagna di comunicazione che ha previsto, oltre alla distribuzione di materiali divulgativi e alla diffusione dei dati on-line, anche numerosi incontri con i tecnici dei Consorzi di Bacino, delle Province e dei Comuni della Regione Piemonte, con notevole riscontro presso gli enti interessati.

Divulgazione delle attività attraverso siti internet

Individuazione e messa a punto di un metodo specifico di acquisizione dati da parte del personale dipendente, basato sull’utilizzo esclusivo di banche-dati certe e validate, incrociate con le informazioni fornite dai partner coinvolti (Arpa Piemonte, Osservatorio Regionale Rifiuti, Conai, …).

 “Autoformazione” del personale interno impiegato a tempo pieno per la realizzazione del progetto.

La verifica dell’avvenuto recupero si ottiene dopo che la banca-dati sui MUD è resa disponibile dal Catasto Rifiuti, il che comporta un ritardo di due anni rispetto l’anno di produzione dei rifiuti stessi, per via di  una specifica procedura di validazione.

Per tracciare i flussi dei rifiuti raccolti differenziatamente e delle materie prime seconde (mps) sono necessarie diverse fonti di dati (MUD Urbani, MUD Speciali, dati forniti dalle Aziende e dai Consorzi di Filiera) con le relative difformità e discordanze che rendono indispensabili successive analisi ed elaborazioni.

Circolazione di dati ed informazioni

Il metodo adoperato rappresenta l’elemento che può essere sicuramente trasferito con le opportune correzioni ad altre realtà. Grazie al Conai e in virtù del protocollo d’intesa con questo firmato, è stata pubblicizzata l’iniziativa presso altre regioni al fine di replicare il progetto o diffonderne il medoto.

Produzione di documenti e rapporti sull'attività svolta, Documentazione tecnica e manuali consultabili on line, Creazione di un sito web del progetto, Disponibilità a rispondere telefonicamente o via e-mail a quesiti specifici, Breve collaborazione con altri soggetti che intendano implementare esperienze simili, Presentazione del progetto a conferenze nazionali e internazionali
Contenuti

Non ci sono elementi in questa cartella.