RAPPORTO INTEGRATO di SOSTENIBILITA’ di ARPA EMILIA-ROMAGNA - dati 2013 Monitoraggio
Per quanto riguarda la misurazione delle performance ambientali di Arpa E-R con impatti diretti ci si riferisce alle pressioni prodotte sull'ambiente dall'organizzazione nell'esercizio delle proprie attività. Gli indicatori raccolti (GRI 4.0) descrivono diversi aspetti della sostenibilità ambientale dell’Agenzia relativi sia agli input, sia agli output. Conoscere, monitorare e comunicare, in un’ottica di assoluta trasparenza, le prestazioni ambientali rilevanti ha anche lo scopo di rafforzare la promozione di produzione e consumo responsabile e di buone pratiche di comportamento da parte del personale dell'organizzazione. La conoscenza delle performance ambientali dell’Agenzia e del loro andamento nel corso del tempo rappresenta un utile stimolo a dare un efficace contributo agli obiettivi di sostenibilità generali e a rendere evidente, in un processo di trasparenza, la responsabilità dell’Agenzia nei confronti dell' Earth Overshoot Day. Con riferimento alla conoscenza degli impatti indiretti ambientali (IIRC) ci si è riferiti al tentativo di fornire un valore, non immediatamente quantificabile, al contributo di Arpa alla sostenibilità dell'ambiente e del territorio.
Principali risultati raggiunti per gli impatti diretti sono:
- Riduzione dei consumi energetici negli edifici (– 9% dei consumi, rispetto al 2010)
- Piena attuazione dei principi di efficienza ecologica degli acquisti verdi (– 42% nel consumo di carta, rispetto al 2008)
- Trend in aumento nell’utilizzo di carta riciclata (86% di carta riciclata, sul totale utilizzato)
- Diminuzione delle emissioni dirette di gas serra generate dal consumo di metano e gasolio negli edifici di Arpa (– 23% delle emissioni di gas serra, rispetto al 2010)
Per misurare le performance economiche di Arpa-ER (ente pubblico non economico) non si fa riferimento al valore aggiunto economico prodotto e suddiviso tra gli azionisti, come invece è plausibile per il contesto privato. Si è così seguita l’interpretazione fornita dal Supplemento di settore per le Public Agency del GRI, che suggerisce di rappresentare i flussi di entrate/uscite e le modalità di approvvigionamento nelle loro accezioni di impatti diretti e indiretti, introducendo anche la prospettiva degli impatti indiretti economici e la valutazione di esternalità generate. Con impatti indiretti economici si è intesa quindi un’analisi di dettaglio di una parte della filiera dei fornitori di Arpa, con attenzione ai flussi monetari generati, ma anche ai riflessi indotti sulle componenti sociali e ambientali.
Con sostenibilità economica ci si è dati l’obiettivo di rendere fruibile a tutti, nell’ottica della più ampia trasparenza, le voci principali del bilancio dell’Agenzia che vive principalmente, anche se non esclusivamente, di trasferimenti regionali.
Per le performance economiche di impatto diretto i principali risultati raggiunti sono:
- Riduzione dei costi per acquisizione di beni e servizi, con politiche di razionalizzazione dei processi di acquisto e di contenimento di specifiche voci di spesa (–2,7% nel 2013, rispetto al 2012)
- consistente riduzione negli anni dei costi del personale: cessazione di dirigenti non sostituiti e contestuale rilevante processo di stabilizzazione/assunzione di personale del comparto (ad impatto socio-economico positivo). Si è altresì contribuito in modo determinante al conseguimento del pareggio di bilancio (–3% spese del personale, rispetto al 2012 e –5,5% rispetto al 2011)
- l'utile di esercizio (2,68 ML€, 2013) è stato impiegato in investimenti tecnologici necessari, non più finanziati dalla Regione
- nel 2013 si sono azzerati i ritardi sul pagamento dei fornitori
- sono stati valorizzati gli aspetti di sostenibilità ambientale negli acquisti (politica di GPP): 37% di acquisti verdi sul totale acquisti.
Si è trattato di una rendicontazione che ci ha permesso di conoscere e valorizzare le ottime variazioni di trend nel ritardo medio dei pagamenti dei fornitori, che al 2013 si è azzerato. Ulteriore rilevazione ha riguardato il positivo incremento ottenuto nell’ Utile di esercizio negli ultimi otto anni, utile che consente all’Agenzia di sostenere anche gli investimenti tecnologici necessari, che la Regione non finanzia più. Si è anche rilevata la consistente riduzione dei costi del personale negli anni, dovuta in particolare alla cessazione del personale dirigente non sostituito e il contestuale consistente processo di assunzioni avviato negli stessi anni, nonostante la crisi economica nazionale (impatto socio-economico positivo). Le politiche di razionalizzazione dei processi di acquisto hanno permesso la riduzione dei costi di acquisizione di beni e servizi.
L’ottica integrata proposta poi dall’ International Integrated Reporting Council (IIRC) è diventata ulteriore fonte di produzione di valore e di conoscenza del valore prodotto. Questa iniziativa progettuale si è inquadrata nel contesto culturale costituitosi già dopo i MDG (www.un.org/millenniumgoals), diffuso grazie al supporto di organismi internazionali come l'OCSE, e nel percorso avviato da Istat con il Bes (Benessere equo e sostenibile) che si colloca nel più ampia ricerca internazionale di individuare nuovi indicatori di rendicontazione, considerando l’evoluzione della cultura economica e della reportistica aziendale che pone attenzione anche ai valori intangibili e ai bilanci non solo economici. “Oltre il Pil”, declinato in Arpa, ha significato anche muoversi oltre la reportistica di settore, per una misurazione omnicomprensiva del valore “aggiunto” prodotto.
L’obiettivo è perciò quello di andare verso una reportistica integrata che possa fornire nuovi punti di vista, sperando di contribuire a un modello di sviluppo economico più sostenibile.
Il progetto ha previsto anche il coinvolgimento di una selezione di stakeholder per rilevare le loro priorità su determinati aspetti riguardanti l'organizzazione e i ruoli ad essa assegnati, e a quali dessero maggiore rilevanza nell'elaborazione di questa tipologia di reportistica; quello che dal GRI viene definito materialità.
Da ciò sono emerse specifiche richieste/valutazioni che si propone possano trovare esplicitazione con le seguenti aree di intervento:
– riprogettazione/integrazione delle modalità di ascolto dell’utenza, valutando anche possibili confronti/interazioni con le altre Agenzie del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA);
– miglioramento delle modalità (e dei contenuti) di informazione su servizi/prestazioni erogati dall’Agenzia, in rapporto alla tipologia ed all’evoluzione della “domanda”;
– migliore contestualizzazione tecnica di prodotti/prestazioni dell’Agenzia in relazione all’attesa dei diversi utenti (protocolli operativi chiari e declinati sulle istanze);
– iniziative di formazione, adeguamento tecnologico, innovazione di processi, omogeneizzazione su standard di buone pratiche, dando maggior rilievo al contenuto tecnico della prestazione;
– monitoraggio e miglioramento del contesto organizzativo, favorendo condizioni lavorative di “disponibilità” del personale alle “relazioni” sia interne che esterne.
Nel corso del progetto sono stati coinvolti alcuni stakeholder esterni ed interni (gruppi di lavoratori) e sono state condotte anche attività di disseminazione sia all’interno dell’Agenzia che all’esterno e in diverse fasi del progetto. In particolare sono stati sensibilizzati e informati alcuni stakeholder che per ambiti professionali sono in stretto contatto con Arpa:
- Ispra in occasioni anche ufficiali e su scala nazionale (es Presentazione del X Rapporto sulla qualità dell'ambiente urbano),
- Arpa Toscana alla quale è stata rilasciata un'intervista poi pubblicata sul loro sito web,
- Ordine dei Dottori Commercialisti di Bologna che ha invitato Arpa a presentare il lavoro ad un convegno sulle esperienze in ambito di Bilanci integrati,
- Convention Arpa di fine anno nella cui occasione è stato presentato il progetto del RIS ed i futuri sviluppi a tutto il personale dell'Agenzia e ad alcune rappresentanze regionali tra cui l'Assessorato alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali.
- Tavolo provinciale sulla Responsabilità Sociale dei piccoli imprenditori della Provincia di Ravenna che ha invitato Arpa a presentare l’attività realizzata e gli sviluppi programmati.
- Pubblicazione di Ecoscienza 2/2015 numero della Rivista di Arpa ER dedicato anche a una sintesi e rappresentazione di risultati e motivazioni di questo progetto
- Pubblicazione del RIS 2013 sul sito di Arpa E-R sia nella sua versione estesa (documento di lavoro rivolto soprattutto all'interno dell'organizzazione) che sintetica (documento rivolto alla comunicazione esterna)
- Trasmissione in versione digitale e cartacea del RIS 2013 a stakeholder individuati (Regione Emilia Romagna, Ispra, AssoArpa, Istat, Università e centri di ricerca)
In aggiunta sono state condotte presentazioni presso alcune strutture territoriali dell’Agenzia con la compartecipazione di una rete di attori locali quali Ausl, Province e Comuni.
I principali interlocutori locali, la Regione Emilia-Romagna fra tutti, hanno mostrato interesse verso la sperimentazione di modelli di integrazione tra il bilancio classico ed i temi ambientali e sociali incoraggiando l'Agenzia a proseguire nel percorso di sistematizzazione del RIS.
In parallelo si stanno avviando percorsi di sviluppo aggiornamento e condivisione su scala nazionale, in particolare:
- AssoArpa per quanto riguarda la realizzazione di un percorso nazionale di benchmarking tra le Agenzie;
- partecipazione ai gruppi di lavoro sugli Stati Generali della Green Economy proposti come ogni anno dal Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente con il supporto tecnico scientifico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Molta importanza è stata attribuita al coinvolgimento del personale di Arpa-ER ed alla disseminazione dei risultati fra gli stessi colleghi.
Nella fase di coinvolgimento degli stakeholder interni sono stati invitati a partecipare dipendenti afferenti ad aree professionali ed operative diverse. I dipendenti sono statti divisi in sotto-gruppi di discussione al fine di avere la dimensione adatta a includere tutti nel confronto e un maggior grado di approfondimento sulle tematiche.
Operativamente è stata utilizzata come base per il confronto sulla rendicontazione degli impatti diretti la check-list impiegata nelle interviste agli stakeholder esterni per ovvi motivi di comparabilità dei risultati.
Si sono costituti fin da principio e in itinere diversi gruppi di lavoro anche tematici e a vari livelli. Alcune figure responsabili di progetto, hanno partecipato ad eventi seminariali/workshop, nazionali ed internazionali, su tematiche di contabilità e reporting di sostenibilità.
L'ambito di trattazione integrato ha consentito la diffusione e l'interessamento di più unità e settori all'interno dell'Agenzia e, verso l'esterno, l'utilizzo di alcuni dei risultati conseguiti per attività istituzionali. E stata prevista un'attività di sviluppo e aggiornamento, nonché estensione, delle attività svolte in questa prima edizione. E' in particolare previsto un aggiornamento di questo Rapporto Integrato di Sostenibilità all'anno 2014, da pubblicarsi entro la fine dell'anno corrente 2015.
Nella fase iniziale si è dovuta porre particolare attenzione alla condivisione/comprensione degli aspetti metodologici e delle necessarie ricadute operative sulla ricognizione (spaziale, temporale) per unità produttiva dei dati operativo-logistico-gestionali previsti anche dalle linee guida seguite (GRI e IIRC), in relazione anche alla definizione di obiettivi e modalità di utilizzo e sviluppo del progetto.
Come già precedentemente anticipato alcune tra le modalità di trasferimento:
- Pubblicazione di Ecoscienza 2/2015
http://www.arpa.emr.it/ecoscienza/rivista.asp?id=46
- Pubblicazione del RIS 2013 sul sito di Arpa E-R http://www.arpa.emr.it/ris
- Trasmissione in versione digitale e cartacea del RIS 2013 a stakeholder individuati (Regione Emilia Romagna, Ispra, AssoArpa, Istat, Università e centri di ricerca)
E stato illustrato il RIS al Sistema nazionale di protezione ambientale (ISPRA/ARPA-Appa) dove ha raccolto un diffuso interesse per l'avvio di azioni, in collaborazione con ISPRA, di condivisione di tale esperienza, attraverso anche gruppi di lavoro che possano ricondurre l'attività a sistemi strutturati di benchmarking.
In ambito AssoArpa è stata programmata la presentazione del progetto insieme alla partecipazione a gruppi di lavoro propedeutici agli Stati Generali della Green Economy.