STRENCH - Strengthening resilience of cultural heritage at risk in a changing environment through proactive transnational cooperation

STRENCH nasce con l’obiettivo di migliorare le capacità dei decisori politici, delle autorità pubbliche, del settore privato e degli attori sociali di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici e dei pericoli naturali, al fine di rafforzare la resilienza del patrimonio culturale a rischio.

Abstract

STRENCH nasce con l’obiettivo di migliorare le capacità dei decisori politici, delle autorità pubbliche, del settore privato e degli attori sociali di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici e dei pericoli naturali, al fine di rafforzare la resilienza del patrimonio culturale a rischio, utilizzando modelli climatici, valutazioni della vulnerabilità, indici di rischio, strumenti WebGIS sviluppati, testati e applicati in precedenti progetti Interreg e Horizon 2020 e specificamente dedicati a questo tema, capitalizzandone i risultati.
Nell’ambito del progetto è stato implementato lo strumento WebGIS - Risk Mapping Tool for Cultural Heritage Protection” ideato con l’obiettivo finale di visualizzare in modo interattivo mappe di rischio climatico ad alta risoluzione spaziale. Le mappe di pericolosità degli eventi estremi realizzate mostrano le regioni a rischio nell’Europa centrale e nell’area mediterranea. I dati satellitari utilizzati sono quelli del programma Copernicus, dell’Agenzia spaziale europea ed è possibile indagare fattori come forti piogge e periodi di siccità che sono alla base di eventi quali inondazioni improvvise, frane e incendi boschivi. A partire dai dati storici è possibile costruire mappe previsionali, basate sulla modellistica climatica, per due periodi futuri (2021-2050 e 2071-2100) e uno storico (1975-2005), con differenti scenari climatici.
L'uso dei servizi del programma Copernicus e la loro relativa integrazione nello strumento WebGIS implementato costituiscono una notevole innovazione in grado di produrre un impatto diretto sulla gestione dei siti del patrimonio naturale e culturale, con l'elevata potenzialità di essere scalabili a nuovi settori minacciati dai cambiamenti climatici.
Le attività del progetto sono state rivolte anche allo sviluppo di strategie di gestione del rischio sostenibile per la salvaguardia del patrimonio culturale, una per ogni sito pilota, considerando i diversi scenari di vulnerabilità e pericolo. Per i casi studio sono state rese disponibili l'analisi della vulnerabilità insieme a una metodologia fornita per valutazioni future e/o aggiuntive.
Questi strumenti sono stati sviluppati con il contributo delle parti interessate locali, durante i tavoli di lavoro tenuti annualmente in ciascun sito.
Il caso studio italiano ha riguardato una valutazione del rischio per il Parco di Villa Ghigi, area verde pubblica del comune di Bologna. Il parco riassume le caratteristiche e le qualità paesaggistiche e naturalistiche dei colli bolognesi, così come le dinamiche, le vulnerabilità e le problematiche tipiche del territorio collinare, che negli ultimi tempi sono diventate sempre più frequenti e sono spesso legate ad eventi meteorologici estremi.
È stato infine redatto, nell’ambito del progetto, un manuale contenente le linee guida per la valutazione della vulnerabilità delle categorie di beni culturali esposti a eventi estremi legati ai cambiamenti climatici (alluvioni, frane, tempeste, forti piogge e incendi). Il manuale consente, se integrato con le mappe di pericolosità un’accurata valutazione del rischio.

Localizzazione intervento

Area collinare

Ambito

Comune

Strumenti di finanziamento

INTERREG

Referente progetto

Alessandra Bonazza

Settori di intervento

  • Territorio e Paesaggio

Data inizio lavori

2020-03-01

Tempo di realizzazione

24

Costo

1.301.712,50

Finanziatore

UE

Note ai finanziamenti

1.064.956,62 EURO FINANZIAMENTO FESR

e-Mail

a.bonazza@isac.cnr.it

URL

https://programme2014-20.interreg-central.eu/Content.Node/STRENCH.html

Partner

Consiglio distrettuale Forchheim, LRA FO (DE); Istituto di meccanica teorica e applicata dell'Accademia ceca delle scienze, ITAM (CZ); Università per la formazione continua - Università del Danubio Krems, UWK (AT); Fondazione Villa Ghigi, FVG (IT); SISTEMA GmbH (AT); Agenzia di coordinamento per lo sviluppo del lago Balaton, LBDCA (HU); Istituto di Urbanistica della Repubblica di Slovenia, UIRS (SL); Comune di Dugopolje, MoD (HR).

Documenti aggiuntivi

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