ANTIDOTO Strategia contro l'avvelenamento dei grandi carnivori e dei rapaci necrofagi
Abstract
Una delle minacce più gravi per la conservazione di specie di carnivori quali orso e lupo, nonché di rapaci necrofagi quali capovaccaio, nibbio reale e gipeto è rappresentata dall'uso illegale del veleno. Il Progetto LIFE+ ANTIDOTO, che si attua nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - Italia- Ente Beneficiario Coordinatore -, nella Regione Andalusia - Spagna - Partner Junta de Andalucia - e nella Regione Aragona - Spagna- Partner Gobierno de Aragon -, si prefigge lo scopo di adottare e diffondere misure innovative per la lotta all'uso illegale del veleno. Il progetto, nasce da un valido partenariato in cui il partner spagnolo Regione Andalusia trasferisce il proprio know - how sull'addestramento di cani antiveleno al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e alla Regione dell'Aragona e, nel contempo, viene elaborata una strategia contro l'uso del veleno - bocconi e carcasse avvelenate - con l'intento di perseguire il più ampio coinvolgimento degli Enti interessati e dei portatori d'interesse locali. Le azioni principali del progetto sono: - La formazione e l'impiego di due Nuclei Cinofili Antiveleno. Ciascun nucleo sarà costituito da un conduttore, da cinque cani addestrati in Andalusia ed in grado di individuare varie tipologie di veleno, da agenti forestali, responsabili dell'attività di polizia e di investigazione, e da un pool di veterinari, competenti per le indagini diagnostiche su esche e su carcasse avvelenate e su casi di avvelenamento della fauna. I Nuclei, uno operativo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ed uno nella Regione Aragona, perlustreranno il territorio per individuare eventuali bocconi avvelenati o cadaveri di animali selvatici e domestici morti per sospetto avvelenamento. - L'elaborazione di una "Strategia contro l'uso illegale del veleno" a livello italiano. Essa verrà elaborata con il coinvolgimento degli enti e dei soggetti italiani interessati al problema ed andrà a costituire il primo punto di riferimento nella lotta a questa pratica deleteria, fornendo gli strumenti per indagare sul fenomeno e proponendo misure di contrasto da adottare su più fronti - sensibilizzazione, prevenzione, repressione etc... -. e anche tramite proposte per adeguamenti normativi in materia - La divulgazione delle azioni messe in atto nelle aree di progetto. In particolare, la divulgazione dell'operatività dei Nuclei Cinofili Antiveleno, unico strumento davvero efficace per ridurre l'impunità del reato commesso, potrà svolgere un importante ruolo nella prevenzione all'uso di bocconi avvelenati. - La divulgazione a livello italiano dell'attività dei Nuclei Cinofili Antiveleno allo scopo di favorire la formazione di ulteriori NCA da parte di enti quali regioni, province, enti gestori di aree protette etc...
Commento
I punti cardine del progetto sono rappresentati da: trasferimento di know-how e di buone pratiche, formazione di Nuclei Cinofili Antiveleno, formazione dei veterinari e del personale specializzato per la repertazione e le analisi, miglioramento delle tecniche di controllo e repressione del fenomeno, divulgazione delle azioni poste in essere
Obiettivi
- Tutelare le specie autoctone
Dimensioni amministrazione
Da 10.000 a 100.000 abitantiLocalizzazione intervento
Area protettaAmbito
Parco NazionaleStrumenti di finanziamento
LIFEReferente progetto
Monica Di FrancescoSettori di intervento
- Territorio e Paesaggio