Progetto SalvaAcque - Contratto di Fiume del torrente Cerrano e corsi minori
Abstract
L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano è costituita da ambienti ben distinti dove sono presenti un buon numero di specie animali e vegetali sia terrestri che marine.
Mare: Lo specchio d’acqua dell’area marina protetta, presenta due tipologie ambientali in stretta relazione tra loro come i tipici fondali sabbiosi adriatici, che caratterizzano la porzione più estesa dell’area, e alcune parti di scogliere di fondo determinate sia dai massi semisommersi dell’antico porto di Atri che da alcuni affioramenti di formazioni geologiche conglomeratiche.
Terra: La parte terrestre dell’area marina protetta è invece caratterizzata dalla presenza della duna costiera con la sua caratteristica vegetazione pioniera e dalla pineta litoranea essenzialmente costituita da alberi di Pinus Pinea e di Pino d’Aleppo..
L’Area marina Protetta espleta la sua azione essenzialmente in mare ed è per questo che pone molto interesse per la qualità delle acque superficiali che potenzialmente possono trasportare verso di esso acque non pulite determinando problemi all’ecosistema e di conseguenza alla balneabilità.
L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, ha individuato nella qualità delle acque l’elemento principe per espletare compiutamente il suo compito di tutela della biodiversità e della valorizzazione turistica ed ha, per questo, inteso effettuare una serie di controlli sui corsi d’acqua superficiali che sfociano nell’area di sua competenza per verificarne lo stato, cercare legami con i dati ufficiali della balneazione e approntare una metodologia di monitoraggio per indagare fino in fondo ogni fenomeno in atto.
Questa forte motivazione ha indotto l’AMP Torre del Cerrano ad attivare il progetto SalvaAcque in modo che le stesse acque fossero monitorate e che, quelle non conformi finissero nello specchio di mare di competenza affrontando attentamente le problematiche riguardanti la qualità delle acque.
Le Amministrazioni comunali di Atri, Silvi e Pineto, nel 2016, hanno condiviso il medesimo interesse firmando un protocollo di intesa in presenza di Regione e Provincia dando inizio ad un percorso fatto assemblee pubbliche che hanno portato a stabilire priorità d’intervento ed ottenere idee preliminari qui di seguito elencati: “Biomonitoraggio Cozze – Mussel Watch”; “Giardino della Biodiversità Spontanea e fitodepurazione naturale”; “Pratiche agronomiche per mitigare l’erosione del suolo”; “Depuratori a gabbioni litici”; “Qualità delle acque e WEBGIS”; “Guardie Ecologiche Volontarie”; “Ruolo delle aree umide nell’area del Torrente Cerrano”; “Parco agricolo”; “Fitodepurazione e Rinaturalizzazione delle foci”.
A seguito di incontri operativi della Cabina di Regia del Contratto di Fiume durante il 2017, ed avendo infine definito come priorità la qualità delle acque, è stato attivato il progetto “SalvaAcque 2018” con fondi del Ministero dell’Ambiente, ottenuti con la partecipazione al bando per le Dotazioni Strutturali 2017, ed attuato in convenzione con l’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale (ARTA).
Il progetto si basa sul monitoraggio mensile della qualità delle acque dei torrenti Cerrano e Calvano e dei fossi Concio e Foggetta.
Il SalvaAcque 2018 ha concluso il suo iter ed i risultati finali sono stati presentati dall’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale (ARTA) durante un convegno pubblico tenutosi ad Atri il 5 aprile 2019.
Commento
Il progetto SalvaAcque è stato nuovamente finanziato ed avrà una sua prosecuzione nel 2019 attivando azioni mirate a seguito dell’esperienza precedente.
Localizzazione intervento
Area marina e costieraAmbito
Area Marina ProtettaReferente progetto
Fabio VallarolaSettori di intervento
- Territorio e Paesaggio
- Turismo