Monte Orvile: una buona pratica di tutela dell’integrità paesaggistica e di restituzione alla collettività
Abstract
La riappropriazione pubblica dell’area di Monte Orvile ha permesso al Comune di Posada di realizzare un’area ad alta sostenibilità turistica con il recupero della pineta che garantisce la protezione delle dune dal vento, un parcheggio di scambio per minibus elettrici e una stazione di cicloposteggio e bike sharing comunale. Il risanamento della zona umida ha consentito la creazione di accessi alla spiaggia tramite ponticelli e passerelle capaci di limitare l’interazione tra i bagnanti e le dune.
L’intervento consiste nell’acquisizione al demanio comunale dell’area di Monte Orvile al fine di governare il processo di riqualificazione e tutela del caposaldo orografico che costituisce l’estremità nord dell’arco costiero posadino e del sistema estuariale del rio Posada.
Diverse sono le azioni previste:
• Progetto di recupero della zona umida di Posada e ripristino del sistema dunale del litorale,
• Impegno a rafforzare il valore identitario del Rio Posada e la sua fruizione
• Candidatura ad area MaB UNESCO del “Parco di Tepilora,
• Istituzione nel 2016 dell’area Ramsar come area umida di valore internazionale.
• Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso Parchi e Aree Marine istituite nel 2016.
Commento
Il Progetto ha ricevuto la Menzione tematica per gli obiettivi raggiunti di - Pianificazione e gestione delle trasformazioni del territorio - al Premio Nazionale del Paesaggio Edizione 2016 – 2017
Obiettivi
- Recuperare e riqualificare le aree degradate
- Salvaguardare la diversità dei paesaggi
Dimensioni amministrazione
Inferiore a 10.000 abitantiLocalizzazione intervento
Area marina e costieraAmbito
ComuneStrumenti di finanziamento
Fondi propriReferente progetto
Luca NataleSettori di intervento
- Territorio e Paesaggio
- Turismo