Valorizzazione dell'area ex Mineraria di Cavriglia (AR)

Abstract

La storia del paesaggio dell'area ex minerariadi Cavriglia è evidente già a partire dalla sua conformazione plano-altimetrica, frutto tanto di fenomeni naturali, quanto di interventi artificiali, comunque connessi ai primi, quali l'estrazione mineraria della lignite. La depressione del lago di Castelnuovo, la presenza di piani intervallati da scarpate, le aree di margine dei versanti di cava e i boschi naturali che le caratterizzano, la ricca rete idrografica esistente concorrono a definire un paesaggio di particolare pregio proprio per la varietà delle sue vocazioni-articolazioni in micro paesaggi ed habitat locali . Il progetto è finalizzato tanto alla tutela del territorio, quanto alla sua valorizzazione, intendendo per territorio l'area della ex miniera di Cavriglia nella complessità delle sue interconnessioni con i borghi limitrofi nell'ottica di uno sviluppo turistico sostenibile dell'ambito del lago e dei territori circostanti. La strada è quella della tutela di un patrimonio ambientale che è oggi ancora fondamentalmente integro grazie all'abbandono delle attività produttive antropiche che ha prodotto non soltanto la conservazione del territorio, ma anche il suo naturale potenziamento. Il progetto di recupero ambientale pianifica le nuove funzioni da insediare nel rispetto della natura dei suoli e del loro significato storico per ristabilire delle relazioni con il contesto circostante e con le popolazioni locali, mediante l'insediamento di attività economiche e ricreative che possano non soltanto parzialmente autosostenersi, ma anche dare nuova linfa a un territorio dalle forti potenzialità ancora inespresse. Seppure in passato il territorio di Cavriglia fosse per lo più riconoscibile nella serie di campi coltivati a terrazze, tipici del paesaggio toscano, con l'apertura delle cave di lignite si è passati dal paesaggio lavorato dall'uomo ad un paesaggio lavorato dalle macchine, ponendo di fatto l'intera zona a servizio dell'area industriale di fondovalle. Con la dismissione dell'attività estrattiva è però emersa la consapevolezza che in questo passaggio qualcosa d'importante era stato perso: l'identità di luogo. Un'identità da recuperare e che, oltre a rappresentare un fondamento indispensabile per la coesione e la consapevolezza di sé delle comunità locali, potesse esprimere anche una prospettiva di sviluppo sostenibile del territorio legata alla fruizione turistica. In questa ricerca di identità il progetto del parco propone una visione del territorio contemporanea e senza compromessi che si fonda su tre aspetti chiave, declinati secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e socioculturale: 1. Creare un'immagine di paesaggio forte ed originale, destinata a particolari target di fruitori e capace di attrarre flussi turistici a livello internazionale: IL PAESAGGIO IMMAGINARIO; 2. Valorizzare e conservare I PAESAGGI DI PREGIO NATURALISTICO ED AGRO-AMBIENTALE al fine di promuovere la biodiversità locale in connessione alle reti a scala territoriale e le produzioni agricole locali; 3. Rivitalizzare l'economia dei centri limitrofi al parco attraverso l'offerta di SERVIZI LEGATI AL TURISMO ED AL TEMPO LIBERO destinati al miglioramento della qualità di vita della popolazione locale, ma anche capaci di attrarre pubblico in ambito più vasto. Il parco è perciò concepito come un sistema integrato composto da TRE AMBITI PRINCIPALI COMPLEMENTARI per tipo di paesaggio, per funzione e per tipo di fruizione: 1. UN PARCO DELLO SPORT E DEL BENESSERE localizzato nell'area nord a ridosso della zona industriale di Bomba e dei Due Borri, attrezzato con servizi di qualità per la fruizione di un turismo anche internazionale; 2. UN PARCO NATURALISTICO E AGRICOLO, che occupa la fascia centrale del parco attorno alla sponda meridionale del lago di Castelnuovo, e si inserisce nel piano di recupero ambientale attuato dall'ENEL, con funzione di conservazione e salvaguardia dei valori ambientali e storico culturali del luogo; 3. UN PARCO URBANO - Unità minima d'intervento Bellosguardo, localizzata a sud, a ridosso dell'abitato di Cavriglia, che ospita funzioni legate allo sport ed al tempo libero a servizio dei centri limitrofi, e altre più specialistiche rivolte ad un ambito territoriale più vasto. Questi ambiti, rappresentano altrettanti tipi di natura che danno il nome al progetto: NATURE DI CAVRIGLIA.

Commento

Progetto vincitore del concorso di idee indetto dal Comune di Cavriglia - AR - Progetto selezionato per la Categoria E - progetti e concorsi di idee - nell'ambito della III Edizione del Premio del Paesaggio

Obiettivi

  • Recuperare e riqualificare le aree degradate
  • Salvaguardare la diversità dei paesaggi
  • Tutelare le specie autoctone

Dimensioni amministrazione

Inferiore a 10.000 abitanti

Localizzazione intervento

Area periferica

Ambito

Comune

Referente progetto

Ivano Ferri

Settori di intervento

  • Turismo
  • Edilizia e Urbanistica
  • Territorio e Paesaggio

Data inizio lavori

1995-01-01 00:00:00

Tempo di realizzazione

120

Costo

€ 36.800.000