MONITORAGGIO - ECOMUSEO TERRA FELIX

Il progetto ha reso possibile la realizzazione del Giardino del Principe, dell’Ortaccio, parti integranti del”l’Ecomuseo Terra Felix”. Il Giardino del Principe ospita il Giardino dei Sensi, opera di grande valore paesaggistico, culturale e ambientale, realizzato in collaborazione con la facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli, AIAB Campania, il Club UNESCO, la Federazione Italiana Superamento Handicap. Nel 2007, inoltre, grazie anche all’azione significativa dell’associazione Geofilos, la Direzione Regionale dei BB.CC. ha emesso un vincolo di inedificabilità che interessa 150 mila metri quadri di territorio nelle aree agricole adiacenti il Casale, preservando l’autenticità del paesaggio rurale, anticamente caratterizzata dai filari di vite maritata al pioppo, conosciuta anche come “alberata aversana”.
La realizzazione di 18 orti sociali e le attività progettuali sono tese al miglioramento della vivibilità e alla fruizione dei beni ambientali, paesaggistici, di interesse archeologico e culturale, all’educazione delle comunità, alla tutela e alla fruizione responsabile dei beni, alla promozione delle buone pratiche di sviluppo sostenibile. Dal punto di vista ambientale, infatti, le emergenze dei comuni dell’antica Atella sono diverse: dall’urbanizzazione sfrenata (abusiva e non) con il conseguente consumo di suolo, al degrado prodotto dallo smaltimento illecito dei rifiuti e dagli scarichi abusivi. In tale ottica, si è voluto promuovere azioni volte alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali in chiave di sviluppo locale, favorendo il rafforzamento del legame tra tali beni e l’identità territoriale, attraverso il coinvolgimento dei ragazzi nella promozione di attività informative ed esperienze “sul campo”.
Il complesso tardo medievale del Casale di Teverolaccio accoglie oggi questa inconsueta e singolare esperienza di aggregazione e promozione sociale, culturale, educativa, artistica, agroalimentare: vite maritata, ortaggi, spezie e progetti di innovazione che riscoprano le tradizioni dimenticate.

Come naturale conseguenza di un percorso di volontariato che, per oltre 15 anni, ha avuto l’obiettivo di tutelare, promuovere e valorizzare il territorio campano e casertano, nasce il 4 luglio del 2012 la Società Cooperativa Sociale Terra Felix. Senza scopo di lucro, la Cooperativa intende perseguire l’interesse generale della comunità locale tenendo al centro la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini e vuole favorire l’inclusione lavorativa anche di soggetti che hanno pagato con la propria storia personale il degrado umano ed economico del territorio casertano; nasce così la possibilità di interagire con le ASL locali, per seguire in prima persona i processi di autonomizzazione di soggetti svantaggiati.
In virtù della promozione delle eccellenze della tradizione enogastronomica locale, nasce, il 21 marzo 2013, la Tipicheria, il primo eco-ristorante della Campania, realizzato nell'antica stalla del Casale di Teverolaccio di Succivo. La Tipicheria rappresenta un modello di attuazione concreto di economia sostenibile attraverso cui promuovere la Dieta Mediterranea e riscoprire il valore dei sapori genuini della nostra terra.
Nell'ambito del progetto "Ecomuseo Terra Felix" viene inoltre promosso e realizzato PACCOZERO, un prodotto eco-logico che, dalle materie prime ai processi produttivi, dal packaging alla distribuzione, presenta un impatto minimo sull’ambiente, potendo fregiarsi oltretutto del marchio 100 % Campania. PACCOZERO è una provocazione che invita a rivoluzionare il nostro modo di consumare e di relazionarci con l'ambiente, contenendo al suo interno due bottiglie di birra artigianale prodotte con ingredienti speciali, una terza bottiglia vuota, tagliata a metà per farne un vaso ed un portacandela realizzati artigianalmente, una candela in cera d’api, un telo in mater-bi da usare per fare di PACCOZERO un semenzaio sul balcone, due bustine contenenti semi del genoma campano, un buono per ricevere gratuitamente un’altra bottiglia di birra artigianale. Le due birre promuovono prodotti locali della Campania: la MALAORCVLA 79 d.c. con mela annurca e cannella; la DECVMANVS 1205 con spezie del Giardino dei Sensi.

Dal 1997 inizia la collaborazione tra il Comune di Succivo, l’associazione Geofilos e Legambiente nazionale. Nel 2002 il Comune di Succivo affida all’Associazione Geofilos Atella la gestione del Centro di Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile (CREAS) "La vite e il pioppo", inserito nella rete IN.F.E.A. (Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale) nazionale. Nel 2005 il CREASS progetta e pubblica, per il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, i "Quaderni di Educazione Ambientale", una collana di quaderni didattici destinata agli insegnanti e agli educatori ambientali. Dal 2003 è pubblicato il periodico di ambiente, cultura e sviluppo locale "La vite e il pioppo", registrato presso il Tribunale di S.Maria Capua Vetere. Nel 2006 il CREASS e Legambiente stipulano con la Provincia di Caserta e altri partner, il protocollo per la salvaguardia dell'"alberata aversana" (o "vite maritata al pioppo"). Il 30 marzo 2006 il Comune di Succivo approva la convenzione per l’uso dei locali, presso il Casale di Teverolaccio, adibiti a Centro Regionale per l’Educazione Ambientale.
Nel 2012, oltretutto, nasce un protocollo di intesa tra l'Azienda Sanitaria Locale, l'Associazione Geofilos e la Cooperativa Sociale Terra Felix per la realizzazione di una programmazione volta alla creazione di percorsi di ortoterapia. L’associazione Geofilos Atella di Legambiente collabora, dato il suo ruolo di tutela e presidio di un patrimonio dichiarato di interesse storico-artisitco ai sensi della L. 1089/39 con D.M. 4/6/93, con la Regione Campania, la Camera del Commercio, il Ministero dei Beni Culturali attraverso l’interazione con le Soprintendenze locali per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoatropologici, il Ministero dell’Ambiente e delle Politiche Sociali; data la convenzione di Legambiente Campania con gli istituti universitari, l’associazione Geofilos organizza tirocini con la Seconda Università di Napoli e campi di volontariato con la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali "Guido Carli" (LUISS).

Tutela del paesaggio
Sviluppo di un mercato di beni e servizi sostenibili
Costruzione di strutture associative che garantiscano la continuità nel tempo delle azioni di sostenibilità

In concreto il progetto si è proposto di realizzare un Ecomuseo della Campania Felix: un centro di documentazione della cultura rurale campana, arricchito da testimonianze, fotografiche e descrittive, di tradizioni, credenze, usi e costumi locali; uno spazio espositivo ospitante una collezione di arnesi e strumenti agricoli; l’attivazione di percorsi formativi, volti al recupero della coltura e della “vite maritata al pioppo”; la realizzazione di un network attraverso la costruzione di un sito internet dedicato all’Ecomuseo della Campania Felix; la costituzione di campi di volontariato nazionali e internazionale per lo scambio interculturale e per il confronto sulle problematiche ambientali; organizzazione di orti didattici, attraverso la riqualificazione del giardino e degli spazi antistanti la chiesa di San Sossio; la realizzazione di un mercatino biologico; la creazione di una fattoria didattica strutturata in laboratori socio-educativi e attività svolte attraverso il recupero del forno a legna. Attraverso il progetto, l’associazione Geofilos ha quindi perseguito diversi obiettivi di rilevanza sociale volti ai temi della sostenibilità ambientale. In particolare si è posto la finalità di: mettere a disposizione del progetto le strutture del Centro di Educazione Ambientale comunale; elaborare e gestire percorsi didattici per le scuole, legati all’Ecomuseo; attivare attività legate alla cultura e alle tradizioni del territorio; promuovere e organizzare eventi dedicati alla riscoperta del patrimonio storico-artisitco e demo-etno-antropologico della zona atellana; formare operatori sulla sostenibilità ambientale. Tramite il coinvolgimento del terzo settore locale, dunque, in particolare delle associazioni che si occupano di soggetti svantaggiati, si è voluto al contempo supportare la nascita di un soggetto “gestore” dell’Ecomuseo che, oltre a garantire la gestione dell’infrastruttura, dà vita ad una vera e propria attività imprenditoriale che dovrà garantire l’autosostentamento dell’Ecomuseo stesso.

Divulgazione delle attività attraverso siti internet

L’associazione Geofilos, dal 2002 dà, ogni anno, l’incredibile opportunità a 10 volontari di svolgere il Servizio Civile Nazionale della durata di 12 mesi, cosicché i ragazzi del territorio atellano, chiamati a divenire parte integrante della tutela e della valorizzazione del Casale, sono educati alla stagionalità, alla varietà, ai diversi metodi di coltivazione, ma soprattutto al rispetto dell’ambiente più in generale; essi collaborano inoltre alla realizzazione del più importante ecofestival della Campania, "Festambiente Terra Felix".
"Festambiente Terra Felix" si è ormai affermato come evento di rilievo della Regione Campania, capace di attrarre l’interesse della stampa locale, regionale e nazionale. Nel corso delle sette edizioni il Festival ha raggiunto il significativo traguardo di 200 media - tra giornali, radio, televisioni e siti web - che hanno ospitato articoli o servizi dedicati alla manifestazione, 20.000 ore di volontariato, 30.000 presenze, 600 partecipanti alle degustazioni, 60 relatori ai convegni sui temi del paesaggio, ambiente, legalità ed energia, 100 ore di musica e spettacolo, 60 tra associazioni e cooperative in rete. Il Festival riesce così a introdurre a temi di diversa portata, dalla sostenibilità ambientale alla semplice raccolta differenziata, attraverso il divertimento e la condivisione partecipata.

Produzione e distribuzione di documenti tecnici o manuali, Formazione del personale coinvolto mediante corsi

I progetti dell’associazione sono numerosi e sono tutti volti all’integrazione e alla promozione sociale: “Orti Aperti”, che prevede l’apertura e la visita guidata dai volontari nel Giardino e negli orti sociali; “Le Ecobelle”, contest realizzato con gli istituti artistici campani volto a diffondere la cultura del riciclo e del riutilizzo creativo dei materiali; “Orti.net”, volto ad attuare una mappatura degli orti sociali campani, al fine di creare una rete di agricoltura sociale.

Avvio di nuovi progetti d'implementazione

Il rapporto tra i singoli partner del progetto non è stato di particolare difficoltà, giacché vi era già un rapporto e una conoscenza pregressa. Tuttavia essendo il Casale di Teverolaccio un bene di interesse storico-artistico vincolato ai sensi della L. 1089/39 con D.M. 4/6/93, qualsiasi intervento di carattere pratico e gestionale andava concordato e comunicato alle Soprintendenze locali, rallentando notevolmente il lavoro progettuale e di coordinamento.
Altro elemento critico è stato legato al rapporto con le amministrazioni locali e con una parte minoritaria del consiglio comunale che, inizialmente, non si è reso da subito disponibile al dialogo in riferimento al progetto. La criticità è però comunque stata affrontata e risolta con successo.

Sostegno politico al progetto, Coordinamento con altri enti pubblici

Il progetto "Ecomuseo Terra Felix" è un progetto esportabile e riproponibile in contesti territoriali similari, date le proprie finalità ambientali e paesaggistiche. L’intento del progetto, infatti, è stato principalmente quello di dare nuova vitalità a un territorio che ha perso e lasciato inghiottire dal degrado le proprie peculiari connotazioni culturali e tradizionali, mettendo oltretutto a valore la performatività degli antichi patrimoni campani.
Il modello proposto dal progetto "Ecomuseo Terra Felix" parte dunque dalla riscoperta della storia locale territoriale del contesto di azione, da cui trae un nuovo modello di sviluppo e di interazione tra patrimonio culturale e comunità locale. Il valore educativo per l’intera comunità è evidente, giacché la comunità locale concorre in modo sostanziale alla riscoperta delle bellezze paesaggistiche attraverso la propria iniziativa personale.
La partecipazione attiva della popolazione locale, alla fruizione del patrimonio culturale, va ad essere stimolata attraverso il coinvolgimento in esperienze artistiche, interattive e di co-progettazione. I percorsi di innovazione sociale sono quindi orientati al miglioramento della qualità della vita e dei processi identitari della comunità. I luoghi del progetto e il Casale di Teverolaccio diventano spazi ibridi di espressione del patrimonio culturale e si aprono a percorsi di innovazione sociale orientati al miglioramento della qualità della vita e dei processi identitari della comunità.
Il progetto "Ecomuseo Terra Felix", attraverso le sue attività, disegna un nuovo scenario in cui il patrimonio culturale può essere collocato e interpretato come un propulsore, performativo e dinamico di sviluppo sociale ed economico. Si delineano una visione e una value proposition che vanno oltre la conservazione e la valorizzazione. Le attività degli orti sociali, difatti, rappresentano il laboratorio ideale per la sperimentazione di nuovi approcci alla didattica e all’educazione ambientale, coinvolgendo attivamente i bambini delle scuole elementari e medie nelle attività agricole tradizionali e promuovendo la cultura e la civiltà contadina, le coltivazioni biologiche, le tradizioni alimentari e i prodotti tipici locali. In tema di produzione tipica locale, l’orto sociale è anche uno strumento per il recupero, la valorizzazione e la promozione della “vite maritata”, un sistema di viticoltura unico, strettamente legato alla storia, alla cultura e al paesaggio atellano. Le esperienze produttive, ludiche e didattiche degli orti sociali fungono da catalizzatore di interessanti iniziative provenienti dal tessuto imprenditoriale locale.
Il progetto inoltre, in virtù della sua fruibilità, ha messo a disposizione della comunità locale materiale cartaceo e consultabile on-line, oltre alla creazione di un sito web finalizzato alla diffusione e alla promozione del valore sociale del progetto.

Documentazione tecnica e manuali consultabili on line, Creazione di un sito web del progetto, Disponibilità a rispondere telefonicamente o via e-mail a quesiti specifici
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