Sommergiamoci
Abstract
Sommergiamoci è un progetto a cura del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, nell'ambito dell'Avviso Pubblico "Giovani per la valorizzazione dei Beni Pubblici". Si svolge nella Città di Napoli, d’intesa con la Soprintendenza Archeologica ed in collaborazione con l’Università di Napoli Parthenope (Facoltà di Scienze e Tecnologie) e l’Università di Napoli Federico II (Corso di Laurea in Biologia delle Produzioni Marine).
Il Progetto si svolge nell’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola”, che, istituita nel 2002, prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri dalla costa di Posillipo. Il Parco deve la sua particolarità alla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici. Resti di ville marittime, approdi, ninfei e peschiere appartenenti alla Villa imperiale del Pausilypon (I Sec. a.C.) sono oggi visibili lungo la costa sopra e sotto la superficie del mare a causa del noto fenomeno vulcano tettonico del bradisismo. Oltre all'unicità del patrimonio archeologico sommerso, il Parco è un vero e proprio scrigno di biodiversità che popola i fondali marini così particolari ed eterogenei.
Siamo partiti dalla consapevolezza che il patrimonio biologico ed archeologico sottomarino è da sempre stato, per sua natura, un patrimonio poco accessibile, nella sua interezza, dalla collettività. Benché l’attività subacquea negli ultimi anni si sia notevolmente sviluppata rispetto al passato, abbracciando classi sociali ed anagrafiche molto più ampie, la fruibilità e conoscenza diretta del mondo sommerso resta un fenomeno di nicchia. La fruizione diretta del patrimonio sommerso, infatti, richiede particolari competenze subacquee che spesso gli studenti non hanno. La pratica dell’attività subacquea, sebbene sempre più praticata a livello ricreativo, rimane tuttavia una disciplina poco diffusa, soprattutto tra i più giovani.
Inoltre la vulnerabilità delle aree protette ci deve far riflettere sulla fruizione turistica delle stesse, indirizzandoci verso attività turistiche di minor impatto possibile sull'ecosistema. Soprattutto all'interno delle Zone di Riserva Integrale, dove le attività di visite sono regolamentate dall'Ente Gestore, è assolutamente necessario ridurre al minimo il disturbo antropico.
Obiettivo del Progetto “SOMMERGIAMOCI” è quello di rendere finalmente fruibile a tutti il mondo sommerso attraverso l’utilizzo di tecnologie e metodologie innovative che accompagnino soprattutto le nuove generazioni nell’esperienza subacquea diretta, in maniera non invasiva e sostenibile.
Punto cardine del progetto è l’allestimento, all’interno del Centro Ricerca e Divulgazione dell’A.M.P., della “Stanza in fondo al mare”, ovvero una sala immersiva dove, tramite un sofisticato sistema di videocomunicazione wireless 3D, i visitatori si “immergeranno” tra i fondali del Parco, osservando in tempo reale le videoriprese in 3D effettuate da operatori subacquei in immersione, ed interagendo direttamente con essi in comunicazione audio, coadiuvati da esperti in sala. Il sistema di comunicazione dai fondali può essere trasmesso anche in live streaming tramite la rete internet, verso scuole, università e persone con ridotta mobilità che vogliano visitare i fondali marini in diretta audio-video.
Dimensioni amministrazione
Da 100.000 a 1.000.000 abitantiLocalizzazione intervento
Area protettaAmbito
Area Marina ProtettaReferente progetto
Paola MasucciSettori di intervento
- Turismo
Data inizio lavori
2014-12-16 00:00:00Tempo di realizzazione
24Costo
171.700,00Finanziatore
Dipartimento Gioventù e Servizio Civile Nazionale - Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlusNote ai finanziamenti
Progetto cofinanziato nell'ambito del Piano di Azione Coesione.